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  • Silvia Maggini

Assegno Divorzile: addio al criterio dello " stesso tenore di vita"


E’ ormai noto come la rivoluzionaria sentenza resa dalla Corte di Cassazione ( n. 11504 del 10 maggio 2017 ) abbia “mandato in soffitta" il criterio tradizionalmente utilizzato per la determinazione dell’assegno di divorzio – ossia la conservazione del tenore di vita avuto in costanza di matrimonio – per sostituirlo con quello della indipendenza economica del coniuge richiedente.

L’indipendenza economica che fa venir meno il diritto all’assegno divorzile è la capacità per una determinata persona, adulta e sana, di provvedere al proprio sostentamento, inteso come capacità di avere risorse per le spese essenziali (vitto, alloggio, esercizio dei diritti fondamentali).

La Cassazione, così, rivoluziona il diritto di famiglia: d’ora in poi, e dopo 30 anni di indirizzo costante, l’assegno di divorzio sarà valutato sull’indipendenza o autosufficienza economica dell’ex coniuge che lo richiede.

Quale conseguenza inevitabile, alla luce dell’anzidetta pronuncia, sono già numerosi i ricorsi sporti per la revisione e revoca dell’assegno divorzile.

Il matrimonio non è più la “sistemazione definitiva”: sposarsi, scrive la Corte, è un “atto di libertà e autoresponsabilità”.

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